La ricerca di un nuovo ruolo per il territorio, il viaggio e il turismo

da | 31/05/21 | Comunicazione Turistica, Travel Design

Il ruolo del turismo nell’evoluzione della società contemporanea è il filo conduttore di tutte le attività che proporremo durante la Inspirational Travel School a Badolato, dal 6 al 12 settembre 2021.

Abbiamo scelto Badolato perché oltre a essere uno dei borghi più belli d’Italia, è anche una location dove fare esperienza immediata della teoria. Potremo dedicare tanto tempo alla pratica, studiare casi reali, intervistare persone che hanno attivato progetti innovativi sul territorio e chiedere loro come è stato possibile realizzarli, con che difficoltà e con che risultati. Le lezioni teoriche serviranno ad accompagnare e guidare la scoperta di un nuovo sguardo su un territorio dove il processo di cambiamento dell’accoglienza è già in atto. 

Ne abbiamo parlato con Guerino Nisticò, operatore turistico-culturale di Badolato, che ci spiega le origini di questo nuovo approccio. Se voi puoi recuperare l’intero video in differita, oppure leggerne sotto i passaggi principali. 

Quali sono le origini del “modello Badolato”? 

  • Alla fine degli anni 80 il bibliotecario dell’epoca scrisse un articolo per il quotidiano nazionale Il Tempo con il titolo “Badolato, paese in vendita”. Era una provocazione mediatica, un modo per far conosce il fenomeno dello spopolamento delle aree interne del sud Italia. L’articolo suscitò un enorme interesse e arrivò tanta gente in paese per capire se effettivamente si stesse mettendo in vendita un borgo intero. L’articolo fu tradotto e pubblicato anche all’estero e portò i primissimi stranieri che si innamorarono del luogo e comprarono casa nel centro storico di Badolato, l’area più disabitata del borgo che era andata in gran parte distrutta a seguito del terremoto del 1947 e dell’alluvione del 1951.
  • Il passaggio più importante nel lento processo di rivitalizzazione del borgo è stata l’esperienza di ospitalità ai migranti richiedenti asilo e rifugiati politici a seguito del famoso sbarco della nave Ararat sulle nostre coste, con 850 esuli curdi che portò la stampa di tutto il mondo a Badolato per raccontare questa importante storia di accoglienza. Fu così che si sperimentò il primo progetto di ospitalità diffusa delle famiglie di migranti nel borgo: furono ristrutturate le case abbandonate dei nostri emigrati, grazie anche a finanziamenti pubblici ministeriali, proprio grazie a quella visione di integrazione con la comunità. 
  • Nel 2000 e 2001 un gruppo di giovani laureati di Badolato – ritornati dopo gli studi a vivere qui – decisero di investire nel borgo e comprare delle dimore storiche da ristrutturare per trasformarle in residenze turistiche. Alcune sono state vendute a stranieri, che trascorrono lunghi periodi qui partecipando alla vita del paese, altre sono state trasformate in case vacanza o bed and breakfast per i soggiorni più brevi.
  • Si è poi aggiunto un fenomeno interno: gli stessi cittadini di Badolato hanno ristrutturato le proprie case e quelle dei propri nonni. Anche tanti nostri emigrati in giro per il mondo sono tornati a impreziosire le case dei propri avi per viverci o per affittarle. 

Possiamo dire che Badolato è diventato una sorta di microcosmo internazionale? 

Fino a poco tempo fa il ritorno interessava soltanto i pensionati che volevano trovare una destinazione umana per il proprio buon ritiro; oggi invece stiamo assistendo all’arrivo di famiglie con bambini che fanno scelte di vita importanti. Questo interessante processo sta accelerando anche a causa delle conseguenze della pandemia. Certamente si sta componendo una comunità interculturale a cui partecipano autoctoni e forestieri. Direi quasi che è in atto un esperimento di globalizzazione sostenibile, che sta riuscendo grazie alla comunità che è il vero genius loci di questo processo di rivitalizzazione 

Come avete organizzato il sistema turistico di Badolato?

Abbiamo sempre lavorato pensando a quanto è importante cooperare, creare alleanze anche tra attività produttive diverse, siamo ai primi passi di un’economia circolare civica. Si è superata la vecchia mentalità campanilistica e si è capito quanto è importante collaborare per intercettare nuovi flussi.

Abbiamo così potuto mettere in campo un’offerta turistica complessa e completa; c’è un’intera rete pronta a informare, accogliere, proporre servizi e ricettività, offrire l’opportunità di fare delle esperienze di vita sul territorio. Ci siamo accorti di quanto è importante far “arieggiare” il nostro paese con queste nuove relazioni, con tanta gente da tutto il mondo che può arrivare qui non solo a fare un breve soggiorno, una breve vacanza, ma addirittura trasferirsi a vivere .

Nel programma di formazione abbiamo inserito tre parole chiave di cui ti sei fatto promotore: le restanze, le ritornanze e le nuove arrivanze. Ci racconti cosa significa e chi conosceremo durante la settimana a Badolato? 

Da noi si dice che a pratica ‘rrumpi ‘a grammatica: vuol dire che grazie alla pratica si rompe la grammatica, grazie alla concretezza si posso sperimentare cose nuove. L’obiettivo è di far conoscere attraverso l’esperienza quello che sta avvenendo nel borgo. 

Avremo modo di incontrare:

  • chi nel borgo ha deciso di restare a vivere ed è riuscito ad immaginare se stesso nel territorio nonostante le difficoltà, prendendo coscienza del valore e delle potenzialità del luogo; 
  • i giovani che hanno scelto di tornare con un progetto di carattere turistico, culturale ed economico che per l’epoca era quasi da visionari;
  • amici stranieri provenienti da diversi paesi del mondo che si sono trasferiti a vivere a Badolato comprando non solo case ma anche degli appezzamenti di terra per completare il progetto di vita che desideravano.

Queste esperienze si intrecciano tra di loro in maniera virtuosa creando una nuova comunità di persone proattive per il territorio. Durante la Summer School si potrà sperimentare in prima persona quello che noi osiamo dire spesso.

È vero che il turismo è un’industria ma può essere un’industria di esperienze, di emozioni e di felicità.

E la felicità, se si collettivizza, è sovversiva.

Vuoi approfondire? Partecipa ALLa INSPIRATIONAL SUMMER SCHOOL

Una settimana di formazione sul campo, dedicata a chi si occupa di territorio e turismo: cerchiamo insieme nuove soluzioni e idee innovative per valorizzare le destinazioni minori, coinvolgendo le persone che le abitano e invitando nuovi viaggiatori a vivere esperienze con una nuova prospettiva.

LEGGI LA PROPOSTA COMPLETA DELLA INSPIRATIONAL TRAVEL SCOOL – BADOLATO – 6-12 settembre 2021

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